Ferdinando II
Ferdinando Carlo Maria di Borbone (Palermo, 12 gennaio 1810 – Caserta, 22 maggio 1859) fu re del Regno delle Due Sicilie dall'8 novembre1830 al 22 maggio 1859.
Fu autore di un radicale processo di risanamento delle finanze del Regno
Sotto il suo dominio, il Regno delle Due Sicilie conobbe un periodo di lunga prosperità e progresso, segnato dalla costruzione della Ferrovia Napoli-Portici, la prima in Italia, e di impianti industriali avanzati, quali le Officine di Pietrarsa. Diede inoltre un forte impulso alla creazione di una forte Marina Militare e mercantile, attraverso le quali aumentò fortemente il livello degli scambi con l'estero.
Ricevette un'educazione umanistica in ambienti ecclesiastici sotto Giuseppe Capocasaleed una solida preparazione politica e militare nelle accademie dove trascorse gran parte della giovinezza.
giuseppe capocasale
Salito al trono del Regno delle Due Sicilie l'8 novembre 1830, ad appena vent'anni, diede immediata prova di decisione e di un chiaro disegno di governo mirato alla riorganizzazione dello Stato, alla riduzione del debito pubblico e alla pacificazione delle parti sociali ancora in tumulto dopo il periodo napoleonico.
24 febbraio 1848 Ferdinando II giura la costituzione
Tra il 1849 e il 1851, a causa dell'inasprimento reazionario portato avanti da Ferdinando II, molti andarono in esilio; tra rivoluzionari e dissidenti, circa duemila persone furono incarcerate nei penitenziari del regno borbonico.
Il politico inglese William Ewart Gladstone, dopo aver soggiornato, per circa quattro mesi tra l'autunno del 1850 e l'inverno del 1851, a Napoli, scrisse due lettere al primo ministro inglese George Hamilton Gordon, in cui descriveva la «terribile condizione» del Regno delle Due Sicilie, definito la «negazione di Dio».
Lo stesso politico inglese avrebbe ammesso che quelle lettere erano state scritte senza una diretta conoscenza dei fatti
Il Governo inglese, si sarebbe interessato a colpire lo Stato per imporsi nuovamente nei commerci legati all'importazione dello zolfo siciliano.
Ferdinando II si ostinò nel perseguire il protezionismo, soprattutto nel settore dell'industria siderurgica (dazi fino al 25% sulle merci di importazione) provocando la ritorsione di Francia e Inghilterra sui prodotti agricoli del Regno, settore trainante della debole economia delle Due Sicilie. Soprattutto l'olio di oliva, che veniva usato anche come lubrificante per le macchine industriali e per fabbricare il sapone, e il vino subirono forti contraccolpi.
L'8 dicembre 1856, giorno dell'Immacolata Concezione, Ferdinando II assistette a Napoli alla Santa Messa con tutta la famiglia, gli alti funzionari governativi e moltissimi nobili del suo seguito. Dopo la celebrazione, il sovrano passò in rassegna a cavallo le truppe sul Campo di Marte. In quel momento, il soldato calabrese di idee mazziniane Agesilao Milano, che accusò Ferdinando II di essere un «tiranno da cui doveva liberarsi la nazione»,[33] si lanciò sul monarca e riuscì a ferirlo con un colpo di baionetta. Arrestato e condannato a morte, gli fu negata la grazia sovrana e il re rifiutò di ricevere personalmente il suo avvocato difensore.[34] Milano fu impiccato in Piazza del Mercato il 13 dicembre dello stesso anno.
Polverificio di Scafati
Ferdinando II di Borbone nel 1852 fece costruire un nuovo Polverificio, in sostituzione di quello esistente a Torre Annunziata del ‘600. La realizzazione dell’impianto militare fu affidato al colonnello Alessandro Nunziante col quale collaboraronol’architetto Luigi Manzella ed il chimico Filippo di Grandis.
Secondo alcuni Ferdinando non guarì mai completamente dalla ferita e la sua morte, avvenuta poco meno di tre anni dopo (il 22 maggio 1859 morì aCaserta), sarebbe dovuta a setticemia.
Secondo altre fonti, la malattia di Ferdinando II dipendeva dall'obesità.
Secondo i referti medici a stento riusciva a stare in piedi, ma nonostante i medici lo sconsigliassero compì un viaggio nella Puglia iniziato da Caserta l'8 gennaio 1859 e terminato il 7 marzo 1859 a Bari per il matrimonio del figlio.
Il rito religioso, fu turbato proprio dal notevole aggravarsi della malattia del Re iniziata già durante il viaggio, tanto che Ferdinando non poté assistere al matrimonio.