30 aprile 1860- Garibaldi, bixio, bertani, crispi, la masa ed orlando stabilirono la data di partenza
giuseppe garibaldi
nino bixio
francesco crispi
giuseppe la masa
-A garibaldi prima dello sbarco da quarto gli fu versato tre milioni di franchi francesi in piastre d'oro turche.
-5 maggio 1860- quarto l'imbarco dei mille.
- 6 maggio 1860 - Sui vapori il "Torino" ed il "Lombardo" sbarcano i mille, aiutati dalla fregata inglese "Argus" che si interpose e protesse dai vapori napoletani il "Tancredi" ed il "Capri".
-11 maggio 1860- sbarcano da marsala 1162 uomini. di cui 92 meridionali
- 163 di bergamo
- 154 di genova
- 75 di milano
- 59 di brescia
- 16 trentini
ed altre città italiane.
Dall' europa circa 500 uomini.
Un atto di pirateria con l'appoggio del regno di sardegna e la complicità di inghilterra e francia.
Lo sbarco da Marsala
-15 maggio 1861- Battaglia di calatafimi
A Milazzo
A Milazzo
A Milazzo
garibaldini a messina
-25 maggio 1860- Da genova parte il piccolo rimorchiatore l'utile con 60 uomini capitanata da carmelo agnetta.
carmelo agnetta
-6 giugno 1860- Resa di Palermo.
Bombardamento di Palermo
Resa delle truppe borboniche
truppe napoletane sfilano dopo la resa
La colonna medici a Palermo
A Reggio Calabria
A porta romana presso Santa Maria Maggiore
-8 giugno 1860- Sulla nave americana a vela charles george e sull'utile vapore italiano partono 800 uomini.
il piemonte
-9 giugno 1860- Da sestri ponente sul washington e sul franklin partono 2700 uomini armati.
-26 ed il 29 giugno 1860- Partiva sul medeach il washington ed il provence la spedizione cosenz con 2600 uomini
Garibaldi poteva contare a giugno
- 1000 uomini partiti con lui
- 60 uomini dalla spedizione agnetta
- 2700 uomini dalla spedizione medici
- 800 uomini con melenchini
- 2600 uomini di cosenz
- 400 uomini arruolati a malta da nicola fabrizi
- 300 uomini arrivati da nizza
- 7800 uomini nominali
- migliaia di picciotti dalla sicilia
-11 luglio 1860- Dal city of aberdeen partono 89 volontari-
cosenz
-16 luglio 1860- Dal provence partono partono 405 uomini.
medici
-21 luglio 1860- Dal franklin partono 564 uomini.
sirtori
-22 luglio 1860- Dall'amazon partono 390 uomini.
-23 luglio 1860- Sull' isere partono 413 uomini, dal torino 3984 uomini.
-20-agosto 1860- Da liverpool giungeva a messina il vapore queen of england, con armi pronte per l'aggressione.
-29 agosto 1860- Su mezzo milione di abitanti di Napoli , aderirono all'appello di garibaldi di unirsi al suo esercito 80 uomini.
-7 settembre 1860- garibaldi entra a napoli
(N.° 1) Proclama a Napoletani del Generale GIUSEPPE GARIBALDI.
De' 7 Settembre 1860.
PROCLAMA
ALLA CARA POPOLAZIONE DI NAPOLI
Figlio del popolo, è con vero rispetto ed amore che io mi presento a questo nobile ed imponente centro di popolazioni italiane, che molti secoli di dispotismo non hanno potuto umiliare, né ridurre a piegare il ginocchio al Cospetto della tirannia.
Il primo bisogno dell'Italia era la concordia, per raggiungere l'unità della grande famiglia italiana; oggi la Provvidenza ha provveduto alla concordia con la sublime unanimità di tutte le provincie per la ricostituzione nazionale: per l'unità, essa diede al nostro Paese VITTORIO EMANUELE, che noi da questo momento possiamo chiamare il vero Padre della Patria italiana.
VITTORIO EMANUELE, modello de’ Sovrani, inculcherà a' suoi discendenti il loro dovere per la prosperità di un popolo, che lo elesse a capitanarlo con frenetica devozione.
I sacerdoti italiani consci della loro missione hanno, per garentia del rispetto con cui saranno trattati, lo slancio, il patriottismo, il contegno veramente cristiano dei numerosi loro confratelli, che da' benemeriti monaci della Gancia a' generosi sacerdoti del continente napolitano noi abbiamo veduti alla testa de’ nostri militi sfidare i maggiori pericoli delle battaglie. Lo ripeto, la concordia è la prima necessità dell'Italia. Dunque i dissenzienti di una volta, che ora sinceramente vogliano portar la loro pietra al patrio edifizio, noi li accoglieremo come fratelli. Infine rispettando la casa altrui, noi vogliamo essere padroni in casa nostra, piaccia o non piaccia a' prepotenti della terra.
Salerno, 7 Settembre, mattina, 1860.
GIUSEPPE GARIBALDI.
Pubblicato in Napoli il di 7 Settembre 1860.
-26 settembre 1860- Battaglia del volturno
bombardamento a castellammare
A Capua
-26 settembre 1860- Battaglia del volturno
Sul Volturno
-liborio romano-
Nominato da Francesco II prefetto di polizia il 14 luglio divenne anche ministro dell'interno. Inizio a prendere contatti con cavour e garibaldi per favorire l'annessione.
- 6 settembre spingeva Francesco II a trasferirsi a gaeta per evitare tumulti a Napoli.
- 7 settembre accoglieva l'ingresso di garibaldi a Napoli.
Si rivolse all'aiuto della camorra e del suo capo indiscusso del momento salvatore de crescenzo per il mantenimento dell'ordine pubblico in città e di favorire l'ingresso di garibaldi.
tore 'è criscienzo
mastro tredici
michele 'o chiazziere
In cambio ebbero l'amnistia incondizionata ed uno stipendio governativo ( pagato a vita dal nuovo stato italiano ).
marianna de crescenzo
- marianna de crescenzo detta la " sangiovannara " propietaria di una taverna e tenutaria di bordelli, cugina di salvatore de crescenzo fu dipinta da alcuni storici liberali come donna liberale e patriota italiana.
La camoora era stata legittimata come potere criminale, così cresceva la camorra nell'italia unita.
-9 ottobre 1860- vittorio emanuele passa il tronto con 20.000 soldati regolari che si uniscono ai 25.000 volontari, mentre altri 5.000 regolari andavano per mare a Napoli.
-15 ottobre 1860- Arriva un nucleo di 600 uomini conosciuti con il nome di garibaldi excursionists.
-21 ottobre 1860- garibaldi decreta che tutte le navi militari mercantili diventano di proprietà del piemonte .
L'ammiraglio persano ne ordinò il trasferimento in sardegna.
-26 ottobre 1860- Soppresse i sussidi previsti dal governo borbonico a favore degli studenti piemontesi.
voto annessione allo stato italiano
voto di annessione
scioglimento truppe garibaldine
Luigi farini luogotenente generale piemontese per il sud affermò:
" Fra sette milioni di abitanti non ve n'erano meno di cento che credessero nell'unità nazionale"
Garibaldini che passarono dalla parte della resistenza:
- Cosimo D'oria ex sergente
- Giuseppe Valente ex sotto ufficiale diventato capobrigante.